Archiviata l'indagine morte bimbo palermitano a Sharm el Sheik per difetto di giurisdizione

La verità forse non si saprà mai. La Procura di Palermo chiude il caso, archiviando l’indagine, mentre continua il lavoro dei magistrati egiziani

A cura di redazionemd
23 gennaio 2024 20:24
Archiviata l'indagine morte bimbo palermitano a Sharm el Sheik per difetto di giurisdizione
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Un anno dopo la morte del bimbo palermitano a Sharm el Sheik arriva l’archiviazione dell’indagine per difetto di giurisdizione. Un triste anniversario per la famiglia di Andrea Mirabile, il bimbo palermitano di 6 anni deceduto un anno fa a Sharm el Sheikh durante una vacanza in un resort di lusso.

Il gip di Palermo ha archiviato l’inchiesta aperta sulla sua morte, motivando la decisione con un difetto di giurisdizione dell’autorità giudiziaria italiana. La richiesta di archiviazione era giunta direttamente dalla Procura di Palermo.

Palermo (e Italia) archiviano ma l’inchiesta egiziana è in corso

Nel frattempo, l’indagine dei magistrati egiziani contro il medico locale che ebbe in cura il piccolo Andrea è ancora in corso e dovrebbe concludersi con la richiesta di rinvio a giudizio. Dopo la denuncia dei genitori, i PM egiziani hanno incaricato un pool di consulenti per accertare le cause della morte.

Le presunte negligenze del medico locale e il coinvolgimento della compagnia assicurativa

Gli esperti sostengono che la patologia di Andrea non è stata affrontata tempestivamente ed in modo efficace dal medico dell’ambulatorio. Dopo i primi sintomi, la visita si è limitata alla prescrizione di farmaci contro le intossicazioni alimentari. Il bimbo è stato ricoverato solo un giorno dopo la visita, quando le sue condizioni erano già gravi a causa di una forte dissenteria.

La madre del piccolo, incinta di 4 mesi, ebbe sintomi lievi, mentre le condizioni del figlio e del marito peggiorarono rapidamente. Il padre venne trasportato a Palermo con un aereo messo a disposizione dalla compagnia assicurativa con cui la coppia aveva stipulato un’assicurazione medica prima della partenza. Il padre fu curato e dimesso qualche giorno dopo, mentre Andrea non riuscì a sopravvivere all’arrivo all’ospedale internazionale di Sharm.

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