La tomba del gigante, storia e curiosità di un leggendario luogo palermitano

Uno dei luoghi più leggendari di Palermo, scopri la storia della tomba del gigante a Sagana

A cura di Simona Lo Certo
29 agosto 2023 10:03
La tomba del gigante, storia e curiosità di un leggendario luogo palermitano
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La tomba del gigante, un luogo misterioso nel cuore di Monreale

Mostrata nella foto di Par Sal, la Tomba del gigante a Sagana è uno dei simboli leggendari di Palermo, tutt’oggi visibile nel territorio di Monreale.

Sono tantissimi i palermitani che ricordano le scampagnate o le piacevoli passeggiate fatte proprio lì vicino a questo grande sarcofago di grandi dimensioni, che, secondo la leggenda, conterrebbe i resti di uno dei giganti che anticamente popolarono la Sicilia.

Ed è proprio da questa leggenda che il monumento prende il suo curioso nome, confermato anche dai resti che sono stati ritrovati nel tempo e che hanno indotto a pensare anche alla tomba di un nobile saraceno o romano. Tra le diverse ipotesi infatti, quella più accreditata la considera un cetotafio, cioè di un monumento funebre in ricordo di un personaggio che è stato sepolto altrove.

Questa è però solo una delle tante opinioni che nel tempo sono state diffuse sull’antico monumento, che ancora oggi resta avvolto da un alone di mistero.

Scopri la verità sulla Tomba del gigante di Sagana!

Storia o leggenda, tutta la verità sulla tomba del gigante di Sagana

Come sottolinea anche Par Sal, autore della foto, la Tomba del gigante “ha la forma di un sarcofago gentilizio realizzato in tufo”,che fa supporre la sua appartenenza ad un “patrizio romano”.

Sebbene voci popolari attestino il ritrovamento di enormi ossa avvenuto nel 1527 in diverse grotte del Monte Grifone, molti studiosi vollero approfondire lo studio del mausoleo, cercando di riportare alla luce la sua verità.

Secondo alcune testimonianze, a rivelarla fu Gaetano Giorgio Gemmellaro, che nel 1867, identificò dei fossili di circa 200.000 anni fa, effettuando uno studio anatomico e morfologico delle ossa ritrovate e oggi conservate presso il Museo Gemmellaro a Palermo a città palermitana.

Una presenza di cui ha parlato anche lo storico Antonio Mongitore che, nella sua opera “Della Sicilia ricercata nelle cose più memorabili” riportava molteplici informazioni sulla presenza delle ossa dei giganti in vari luoghi siciliani.

A sostenere questa ipotesi fu anche Paolo Lentini, il quale asserì di aver rinvenuto il cadavere di un gigante alto 18 cubiti (circa otto metri), confermando così la tesi di noti nomi qual è quello del filosofo Empedocle o dello scrittore Giovanni Boccaccio, secondo cui anticamente i giganti abitavano negli antri costieri siciliani.

Fu solo nel 1831, che li studiosi analizzarono meglio i resti, affermando che si trattasse di resti ossei di cervi, ippopotami, daini, lupi, cinghiali e orsi. Ad ogni m ed elefanti risalenti all’epoca preistorica.

Altra tesi sostiene invece che quei resti appartenevano a un guerriero saraceno di nobili origini o a un patrizio romano, ipotesi questa più veritiera rispetto alle altre in circolazione, che lascia però quell’alone di mistero rende la Tomba del gigante un simbolo da preservare nel tempo.

Scopri perché leggendo fino in fondo!

Un simbolo da preservare nel tempo

La terra palermitana è vasta e ricca e conserva tantissime testimonianze di un importante passato.

Sagana è uno dei luoghi che lo rendono tale e che ancora oggi confermano il valore naturalistico e culturale assunto nel tempo dal territorio palermitano.

Situato nel territorio di Monreale, Sagana è una frazione molto frequentata dalle famiglie palermitane che erano in cerca di un posto dove rilassarsi e godere della natura. Ed è proprio lì, immersa nella campagna la Tomba del Gigante, possente simbolo di protezione e di sacralità della zona.

Un visibile documento tutto palermitano da preservare e da trasmettere ai posteri.

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